Topi - Ratti

Caratteristiche morfologiche e alimentazione

Tre sono le specie più comuni presenti sui nostri territori:

  • Topolino comune (mus musculus): di piccole dimensioni, fino a 20 cm (coda compresa),          peso max 25 gr, tendenzialmente onnivoro anche se predilige prodotti di origine vegetale
  • Ratto nero (rattus rattus): dimensioni tra i 12 e 18 cm a cui si deve aggiungere la coda di qualche cm più lunga, peso mediamente attorno ai 200 gr,  predilige dieta vegetale a base granaglie, cereali e frutta.
  • Ratto delle fogne (rattus norvegicus) può misurare fino a 40 cm e pesare 350/400 gr                  (ed eccezionalmente anche di più), praticamente onnivoro, quando però se ne presenta l'occasione si ciba anche di carne, di rifiuti e degli scarti urbani derivanti dall'attività umana. 

Estrema adattabilità

In grado di insediarsi agevolmente in qualsiasi contesto, sfruttando le sue innate capacità di adattamento. Il topo può arrivare ad infestare pesantemente qualsiasi realtà, da quella rurale a quella cittadina. Dalla campagna in periferia al condominio residenziale in pieno centro cittadino.

Attrezzature specifiche per i sistemi di monitoraggio- avvelenamento- cattura 

Solo dopo una accurata ispezione delle aree interessate sarà possibile determinare l'ubicazione, la quantità e il tipo di dispositivi da  impiegare e posizionare.

Inoltre l'analisi delle strutture e dei perimetri circostanti, permetterà di mettere in evidenza eventuali criticità dando modo di attivare in collaborazione con il cliente le più idonee strategie di risoluzione. 

Posizionamento con segnaletica dei dispositivi e manutenzioni programmate

Stabilita la loro definitiva ubicazione gli erogatori verranno posizionati avendo cura che

  • risultino saldamente fissati alle strutture esistenti in modo da non poter essere spostati
  • siano adescati con una quantità adeguata di prodotto e messi in sicurezza con la chiusura a scatto.
  • siano corredati della relativa etichetta che ne descriva il prodotto contenuto, l'eventuale antidoto, il numero univoco della postazione oltre ad avere un riferimento del fornitore del servizio.

L'obiettivo successivo sarà quello di mantenere alta l'appetibilità dell'esca, indipendentemente che contenga principio attivo biocida o sia "virtuale".

A tal fine, dato che il degrado dell'esca, soprattutto se all'esterno, è relativamente veloce, occorrerà pianificare manutenzioni successive a cadenza programmata che ne prevedano il controllo e la sostituzione. 

La sicurezza

  1. Gestire e maneggiare sostanze contenenti principi attivi con caratteristiche biocide, non è cosa che si improvvisa. Richiede personale formato, esperienza e aggiornamenti periodici che permettano di rimanere al passo con la continua evoluzione dei prodotti delle attrezzature e delle metodiche.
  2. Tutte le esche rodenticide contengono "denatonio benzoato" (la sostanza più amara conosciuta). Di per sé perfettamente innocua se ingerita, non rilevata dal gusto del topo, ma con la capacità di rendere impossibile l'ingestione dell'esca da parte di bambini o animali domestici. 
  3. Le più recenti linee giuda nell'ambito del settore alimentare ma in genere ove vi sia manipolazione o anche semplicemente distribuzione di alimenti, ci obbligano già da tempo come professionisti, a non introdurre prodotti biocidi all'interno delle strutture interessate al fine di evitare contaminazioni accidentali della filiera. In questa situazione si opera con esche a "zero tossicità", dette anche esche VIRTUALI.